Con una scelta controcorrente, lo spagnolo sceglie la SCX di sviluppo in specifica B800 per il posteriore e la SC1 all’anteriore; a Oncu Gara 1 del WorldSSP.
Ancora una vittoria, la quarta consecutiva dopo le tre ottenute in Australia, per Álvaro Bautista (Aruba.It Racing – Ducati) nel secondo round del Campionato Mondiale FIM Superbike che si corre nel fine settimana sul circuito indonesiano di Mandalika, nell’isola di Lombok. A differenza della maggioranza dei piloti, incluso il poleman Toprak Razgatlioglu (Pata Yamaha Prometeon WorldSBK), che decidono di utilizzare le soluzioni di gamma SC0 posteriore e SC2 anteriore un po’ più protette dal punto di vista dell’usura, Il Campione del Mondo in carica, come il compagno di squadra Michael Ruben Rinaldi, fa una scelta controcorrente decidendo di puntare sulla posteriore Pirelli super morbida di sviluppo SCX-A (specifica B800) e sulla anteriore media di gamma SC1. Questa combinazione si rivela vincente sia grazie a temperature dell’asfalto piuttosto elevate che fanno lavorare molto bene le soluzioni più morbide, sia per una accurata gestione dei pneumatici da parte dello spagnolo.
Con temperature più basse, come quelle registrate in Gara 1 del WorldSSP vinta da Can Oncu su Kawasaki, le soluzioni SC2 anteriore e SC0 posteriore sono invece state la scelta quasi unanime.
Temperatura asfalto determinante su questo tracciato
“Questo circuito non è tecnico ma presenta alcune peculiarità e la temperatura dell’asfalto può influire parecchio su scelta e prestazioni dei pneumatici. Ieri in FP1 la pista era poco gommata e un po’ umida quindi i piloti uscendo dalla traiettoria ideale rischiavano di scivolare. In FP2, con l’evoluzione della pista e temperature più elevate, i pneumatici hanno iniziato a performare molto bene. Oggi in FP3 siamo ritornati alle condizioni di ieri mattina, i piloti avevano poco grip e i pneumatici presentavano piccoli segni di usura. Questo fenomeno probabilmente è dovuto all’umidità che si accumula nel corso della notte e che di prima mattina lascia l’asfalto non perfettamente asciutto, di conseguenza la pista si presenta più fredda e scivolosa. La Superpole della Superbike è stata molto influenzata dal forte vento e quindi i piloti, anche utilizzando la SCQ, non sono riusciti a spingere come avrebbero voluto. In Gara 1 Supersport alcune gocce di pioggia al via hanno reso il circuito più scivoloso poi, come in FP2, con temperature dell’asfalto più calde le soluzioni morbide sono tornate a lavorare molto bene. A quel punto, con temperature dell’asfalto sui 50° gradi, la super morbida SCX di sviluppo è diventata più competitiva della morbida SC0, quantomeno nella prima parte di gara e in quella centrale, consentendo a Bautista di portarsi in testa e poi gestire i pneumatici in modo impeccabile fino al traguardo. Congratulazioni quindi a lui e a Ducati oltre che a Can Oncu per la prima vittoria nel WorldSSP”.
Con il tempo di 1’32.037 Toprak Razgatlioglu (Pata Yamaha Prometeon WorldSBK) in Superpole si è aggiudicato la pole position davanti al compagno di squadra Andrea Locatelli e al leader di Campionato Álvaro Bautista (Aruba.It Racing – Ducati). La sessione, in cui i piloti hanno utilizzato pneumatici SCQ posteriore e SC1 anteriore, è stata fortemente influenzata dalle forti folate di vento che non hanno permesso ai piloti di spingere al massimo.
In Gara 1 la scelta pneumatici è stata fondamentale per l’andamento di gara. La maggior parte dei piloti ha deciso di utilizzare le soluzioni di gamma SC0 posteriore e SC2 anteriore mentre una minoranza, tra cui il vincitore Álvaro Bautista (Aruba.It Racing – Ducati) e il compagno di squadra Michael Ruben Rinaldi, hanno scelto opzioni più morbide sia all’anteriore che al posteriore, puntando rispettivamente su SC1 e SCX-A (super morbida di sviluppo in specifica B800). Oltre ai due ducatisti la stessa scelta per il posteriore è stata fatta anche dai piloti ufficiali Honda, Vierge e Lecuona, e da Gerloff su BMW.
Le soluzioni più morbide, in particolare la posteriore SCX-A, unite ad un’ottima gestione dei pneumatici, si sono rivelate la soluzione vincente perché hanno garantito un buon vantaggio rispetto alla SC0 per buona parte della gara per poi iniziare a perdere prestazioni in modo graduale sul finale.
In Superpole la pole position è stata ottenuta da Nicolò Bulega (Aruba Racing WorldSSP Team) con il tempo di 1’35.520. Alle sue spalle un altro pilota italiano, sempre su Ducati, Federico Caricasulo (Althea Racing Team). Terzo tempo per Can Oncu (Kawasaki Puccetti Racing). Con temperature dell’aria di 30° Celsius e dell’asfalto di 44° Celsius, tutti i piloti hanno montato al posteriore la mescola SCX, la più morbida a loro disposizione, mentre all’anteriore le scelte sono state diverse: il poleman ha usato la SC1, mentre Caricasulo e Oncu hanno preferito la SC2.
Poco prima di Gara 1 alcune gocce di pioggia fine hanno iniziato a cadere sul rettilineo di partenza. Tutti i piloti in pista sono comunque partiti con pneumatici slick. La maggioranza ha montato la morbida di gamma SC0 al posteriore e la dura di gamma SC2 all’anteriore, anche se nelle retrovie non è mancato qualche pilota che ha provato a trarre vantaggio montando la SCX posteriore.
Partito dalla terza casella il turco Can Oncu (Kawasaki Puccetti Racing) è passato in testa al primo giro di Gara 1 restando leader fino alla fine della corsa. Alle sue spalle, a podio, Federico Caricasulo e, terzo, Niki Tuuli (Dynavolt Triumph). Quinto il poleman Nicolò Bulega con Ducati.